Etude de cas

Viticoltura sostenibile

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Scoprite come in viticoltura si basi su delle misure d'impatto per accelerare e promuovere cambiamenti nelle pratiche in risposta alle aspettative dei consumatori.

Sono un viticoltore

Des conseillers en génie écologique qui font un état des lieux

Voglio misurare l'impatto delle mie azioni di compensazione

La vite è una coltura perenne che per definizione crea un’area di monocoltura su diversi ettari. I viticoltori responsabili utilizzano l'interfilare, i bordi del vigneto, le cavedagne per impiantare specie vegetali come rovi, boschi, coperture vegetaliper compensare tale area. Questi vegetali avranno un impatto sull'habitat di uccelli e insetti, ma anche sulla disponibilità alimentare. Le api sono bioindicatori importanti perché se la disponibilità alimentare non è sufficiente, spariranno dall'area, proprio come un intero ecosistema. La misurazione continua della disponibilità di cibo mediante il sistema di biomonitoraggio BeeGuard ci permetterà di caratterizzare l'anno in periodi di eccedenza, equilibrio e deficit. È puntando su azioni di riequilibrio dei periodi di deficit che il viticoltore avrà il massimo impatto e il miglior compromesso investimento-risultato. 

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Voglio misurare l'impatto della mia rotazione delle colture

Come tutte le attività umane, le pratiche di viticoltura possono avere un impatto significativo sugli impollinatori in seguito all'uso di prodotti fitosanitari, ma anche alla gestione della copertura vegetale. Oggi i viticoltori responsabili vogliono misurare l'impatto reale della loro attività sugli impollinatori, ma anche avere una visione della qualità dell'ambiente, comprese le zone limitrofe, per garantire la presenza di nutrimento all’interno del perimetro nel trascorso delle stagioni. Le aziende viticole impegnate analizzano l'attività delle api come bioindicatori mediante la soluzione di biomonitoraggio BEEGUARD per misurare se l'impatto dei loro cambiamenti di rotazione delle colture è positivo e se ci sono ancora impatti negativi da migliorare.

Voglio dare valore alle mie azioni

La prima valorizzazione è quella di essere in grado di differenziarsi dimostrando, attraverso misurazioni concrete, l'impatto dei propri impegni reali sul campo. L'utilizzo dell'ape, un impollinatore noto a tutti, come bioindicatore costituisce una leva didattica che spiega e legittima la portata degli indicatori. La leva della valorizzazione è notevole rispetto alla semplice comunicazione delle azioni intraprese. La seconda leva è la dimostrazione di un approccio di miglioramento continuo e globale attraverso il sostegno ai marchi di qualità della produzione.

Quali impatti volete dimostrare?

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L'equilibrio del mio ecosistema

Oltre alla produzione di uva e alla buona salute delle vostre viti, cercherete di compensare l'influenza della vite stessa sul suo ambiente. Partecipare al riequilibrio dell'ecosistema circostante. Impiantando infrastrutture agroecologiche sostenibili che apportino benefici alla catena ecosistemica. È necessario trovare un equilibrio tra questi servizi ambientali e il controllo delle prestazioni economiche del vigneto. Il modo più efficace è quello di individuare le azioni prioritarie.

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Il basso impatto della mia rotazione delle colture

Indipendentemente dal fatto che si tratti di una rotazione convenzionale, di alto valore ambientale o biologico, vi impegnate a ridurre l’utilizzo di insetticidi, fungicidi ed erbicidi in linea con ECOPHYTO o con il Green Deal europeo. Cercando l'assenza di collisione tra l'attività delle api e il vostro itinerario colturale, il vigneto dimostrerà il risultato delle sue evoluzioni.

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Il mio approccio al progresso

Si parla di una terza rivoluzione agricola, continuando a produrre per mantenere la nostra sovranità alimentare, ma adottando allo stesso tempo pratiche più sostenibili e responsabili per quanto riguarda l'impatto sulla biodiversità. Questa transizione è auspicata dai consumatori, nonché sostenuta dai poteri pubblici e delle fonti di approvvigionamento ma costituisce un compito difficile che deve rientrare in un processo di miglioramento continuo. Affidandosi alla tecnologia digitale e ai dati raccolti continuamente grazie a un bioindicatore come l'ape, l'approccio alla transizione si baserà su misure concrete, contestualizzate alle condizioni climatiche. Questo è ciò che ci permetterà di definire le priorità, il feedback e, in ultima analisi, di accelerare il successo di questa transizione agroecologica.

Quale offerta di biomonitoraggio si adatta meglio al mio caso?

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Nell’ambito della sua offerta di biomonitoraggio, BeeGuard offre delle varianti adattate alle esigenze dei nostri clienti, siano essi agricoltori, aziende o territori.
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Biomonitoraggio ambientale

Questo servizio consente ad agricoltori, aziende o regioni di generare indicatori di impatto ambientale per gli impollinatori.
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Biomonitoraggio dell'impollinazione

L'arboricoltura, la selezione e la produzione di sementi e l'orticoltura richiedono il controllo dell'impollinazione. Per andare oltre il conteggio delle arnie per un'area di produzione. Per avere la popolazione di impollinatori necessaria e sufficiente e capire l'impatto sulle variazioni della produzione, abbiamo bisogno di misurazioni oggettive. Il biomonitoraggio delle api è la risposta a questa esigenza di misurare il servizio di impollinazione.

Come funziona?

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Installazione di sensori di biomonitoraggio

I sensori professionali di BeeGuard si adattano facilmente alle arnie esistenti.

Gli interventi sui sensori sono molto limitati per ridurre gli interventi dell'apicoltore di riferimento.

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Raccolta dei dati sull'attività delle api

Appena installati, i sensori forniscono dati sull’attività, di monitoraggio della salute delle api e del contesto climatico. Tali dati possono essere consultati liberamente e a colpo d’occhio nell'applicazione dedicata BeeGuard. Sono tutti esportabili per utilizzi specifici. 

La proprietà dei dati è interamente dei nostri clienti, che possono così controllare eventuali diffusioni.

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Analisi e impatti ambientali

Un rapporto annuale consente si sintetizzare le analisi dell'insieme dei dati e di evidenziare gli eventi chiave.

Il rapporto include anche gli indicatori chiave, come la disponibilità alimentare per gli impollinatori e il monitoraggio della mortalità giornaliera.

Esempi di casi pratici

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Alcuni esempi di biomonitoraggio in
viticoltura.

Vigneti Bernard Magrez

"Come cittadini e produttori,
abbiamo la responsabilità sociale di ridurre il nostro impatto sul riscaldamento globale e sul crollo della biodiversità. Per il Sig. Magrez è fondamentale lavorare sull'evoluzione delle nostre pratiche e non rinunciare mai a ridurre l'impatto ambientale dei nostri vigneti. Per essere efficaci, dobbiamo basarci su misure, altrimenti può diventare un colpo a vuoto.

I viticoltori di Buzet

"La cantina dei viticoltori di Buzet è impegnata fin
dal 2005 nel campo della responsabilità sociale e ambientale (RSA). La nostra strategia: orientarsi verso una transizione ecologica con l'obiettivo di eliminare tutti gli utilizzi di prodotti chimici di sintesi, preservare i terreni vivi e avere un impatto positivo sul nostro territorio, sia esso ambientale, economico o sociale.

Il biomonitoraggio per accelerare la transizione ecologica

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Controllate i nostri casi di studio sull'uso di tecnologie di biomonitoraggio delle api a sostegno delle transizioni ambientali
Un agriculteur qui suit une éducation écologique

argomento di studio

Arboricoltura sostenibile

Scoprite come per l’arboricoltura ci si basi sulle misurazioni dell’impatto per accelerare e valorizzare i cambiamenti delle pratiche arboricole in risposta alle aspettative dei consumatori.

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fino al 28/08/2023

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